mercoledì 23 maggio 2012

Pannacotta al latte di cocco...per dirlo con i fiori


Si avvicina l'estate galoppando...no non guardate fuori dalla finestra, io guardavo il calendario, si avvicina la stagione dei cocktails, della freschezza, dei finger food...e a me piace molto sconfinare, lo faccio spesso, in questa che dovrebbe essere la bella stagione mi viene ancora più facile, anche perchè mi tocca esercitarmi con i drinks...fra un po vi racconterò perchè...e quindi assaggia qui, assaggia lì rimangono in memoria abbinamenti che si trasferiscono nella cucina...poi le (St)Renne ci hanno messo lo zampino e mi hanno dato l'occasione giusta per provare ad utilizzare anche i fiori eduli, ho cercato un produttore e sono arrivati in pochissimo...quindi oggi prima contaminazione, la prossima sarà inversa :)
Il punto di partenza sono i Caraibi...anche se in realtà dovrei dire che il punto di partenza sono gli Stati Uniti che sognano i Caraibi...ho fatto una pannacotta al late di cocco e petali di violette cornute, viola del pensiero e calendule...e per stemperare la dolcezza dei graham crackers al muscovado, tutto naturalmente gluten free!


Pannacotta cocco e fiori con gelatina di lime e rhum
con graham crackers gluten free


Ingredienti: per 6/8 porzioni
per la gelatina:
100ml di succo di lime
20ml di rhum ( io l'ho usato chiaro per non modificare il colore della gelatina )
1 foglio di gelatina oro
zeste di lime
per la pannacotta:
200ml di latte di cocco ( in lattina )
200ml di panna liquida ( io ho usato una panna a basso contenuto di grassi )
40g di zucchero semolato
3 fogli di gelatina oro
foglie di violetta cornuta, viola del pensiero e calendula
1 cucchiaio di estratto di vaniglia ( io homemade )
per i graham crackers gluten free: ricetta da qui
1/12 cup di farina di riso
1/2 cup di amido di mais
1 cucchiaino di bicarbonato
1/3 cup di zucchero muscovado
70g di burro freddo
6 cucchiai di latte freddo
3 cucchiai di miele
1 pizzico di sale



Preparazione:
Cominciamo dai biscotti...mescolate le polveri, quindi farina, amido, bicarbonato e sale e zucchero e mescolate e aggiungete il burro, sabbiate, quindi aggiungete il miele e gradualmente il latte ben freddo, lavorate solo finchè sta insieme, quindi formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola e mettete a riposare in frigo finchè non è ben freddo ( ricordate che più piatto è il panetto, meno tempo servirà ). Passiamo adesso alla gelatina, ricavate e filtrate il succo dei limes, aggiungete in un pentolino il succo, lo zucchero e il rhum, scaldate leggermente, mettete a bagno i fogli di gelatina, facendo attenzione a non farli aderire tra loro, altrimenti non si reidrateranno e formeranno grumi...strizzate i fogli e scioglieteli nel succo...fuori dal fuoco, aggiungete le zeste di lime e versate sul fondo degli stampini, mettete a rapprendere in frigo. Riprendete la pasta per i biscotti, spolverate il piano di farina di riso e stendetela in un rettangolo non troppo sottile, quindi tagliatela i quadrati...io ho usato uno di quegli attrezzi per tagliare i ravioli, quello multirotella ;), trasferiteli su una placca ricoperta di carta forno, formate i classici buchini sulla superficie e mettete di nuovo a raffreddare in frigorifero. Prepariamo la panna cotta...ora...il latte di cocco è piuttosto grasso, a volte un po oleoso, quindi non volevo esagerare con i grassi, ho usato una panna "light"...anche se può sembrare un ossimoro...secondo me si può tranquillamente sostituire con del latte...mettete a scaldare in un pentolino la panna, il latte di cocco ben agitato, lo zucchero e l'estratto di vaniglia, portate al limite del bollore. Ammollate la gelatina, strizzatela e scioglietela nel composto cocco/panna, lasciate riposare fino a che non si intiepidisce...altrimenti aggiungendo i fiori i petali "cuocerebbero" e cambierebbero sapore, odore e colore...quando va bene per il vostro dito, aspettate ancora qualche minuto. Preriscaldate il forno a 180° e cuocete i biscotti per circa 15 minuti...ruotando la placca a metà cottura, fateli raffreddare su una gratella. Posizionate i petali sulla gelatina, mi raccomando controllate che sia ben rappresa prima, quindi aiutandovi con un cucchiaio versate la pannacotta a filo e mettete in frigo per almeno 3 o 4 ore. Non vi resta che sformare e sevire! Ultima raccomandazione...occhio ai prodotti e alle contaminazioni!

Con questa ricetta partecipo all'ultima tornata delle (St)Renne Gluten Free "Grazie dei Fiori"


lunedì 21 maggio 2012

Crestaglie di polenta e un saor per un Soave


Oggi ci spostiamo in Veneto, per un contest a cui volevo proprio partecipare, ho iniziato a pensarci appena Angela ha pubblicato il post e non ho avuto dubbi...la mia scelta era il Soave...contrariamente a quanto, almeno io, faccio di solito stavolta il punto di partenza è stato proprio il vino e il suo territorio, si perchè questo vino è l'esempio perfetto di come la natura sia un portento, di come la tutela del territorio dia risultati eccellenti, è un vino antico, che ha resistito alle mode, restando fedele ai suoi profumi...che ricetta scegliere per questo vino allora? Anche in questo caso non ho avuto dubbi, ho detto più volte quanto mi piace il pesce azzurro, i gusti agrodolci e il fascino un po esotico che questa ricetta si porta dietro...quasi vedo arrivare in lontananza le navi cariche di spezie :) non volevo allontanarmi dalla tradizione...ma avevo anche voglia di sperimentare, allora ho fatto due versioni, la versione più classica, in terrina e una versione leggermente modificata e servita con una pasta fatta con la farina di mais...sempre per restare attaccata al territorio d'origine :)



Sarde in saor di Soave

Ingredienti:
500g di sarde 
1 bicchiere di Soave
farina qb
1 cucchiaio colmo di uvetta di Corinto
1 cuchiaio colmo di pinoli tostati
1 cucchiaio di zucchero ( io preferisco usare uno zucchero integrale )
olio evo



Preparazione:
Cominciamo subito dalle cipolle, che vanno pulite e tagliate a metà, quindi a julienne...scaldate una padella ampia con un filo d'olio, appena si scalda aggiungete le cipolle e un pizzico di sale, questo  aiuterà la cottura, facendo fuoriuscire l'acqua di vegetazione...aggiungete anche lo zucchero, mescolate e versate il vino, abbassate la fiamma e lasciate dealcolizzare, quindi incoperchiate e lasciate cuocere le cipolle per almeno 40 minuti, bagnando con poca acqua se necessario. Passiamo alle sarde che vanno lavate con attenzione, perchè potrebbero avere delle scagliette, quindi vanno eviscerate e aperte a libro...io tolgo anche le spine più evidenti che rimangono nella parte della pancia...infarinatele con cura eliminando l'eccesso di farina e friggetele ( io friggo sempre in olio extravergine d'oliva ) scolatele su carta assorbente e tenetele da parte. Mettete a bagno l'uvetta in acqua tiepida, cambiandola più di una volta, tostate i pinoli in una padella calda senza grassi e aggiungete l'uvetta strizzata e i pinoli alle cipolle...siamo pronti per l'assemblaggio, io ho usato una terrina, quindi ho cominciato posizionando una fila di sarde fritte sul fondo, poi ho fatto uno strato di cipolle, quindi di nuovo sarde, fino a finire gli ingredienti, ma iniziando e finendo con le sarde...coprite con un foglio di pellicola e mettete a riposare in frigo per almeno 24 ore...anche se dopo 48 ore sono ancora più buone!


Crestaglie di polenta con sarde in saor di lampone

Ingredienti:
per la pasta: ( da una ricetta di C. Sadler )
180g di polenta cotta densa ( io bramata )
250g di farina 0
75g di semola rimacinata Senatore Cappelli
100g di farina per polenta
2 uova
30g di olio evo
acqua qb
per il condimento:
300g di sarde
300g di cipolle bianche
1 cucchiaio di zucchero muscovado
2 cucchiai di aceto di lamponi
panko ( o pangrattato )
pepe nero di mulinello
1 cucchiaino di uvetta



Preparazione:
In questo caso cominciamo dalla pasta che ha bisogno di almeno 2 ore di riposo prima di essere stesa...io come dicevo negli ingredienti ho usato una polenta bramata, volevo che il risultato fosse una pasta "rustica" che contrastasse con la setosità e la dolcezza delle cipolle, quindi ho preparato una polenta classica girandola per 40 minuti, poi l'ho messa a raffreddare e da lì ho preso la quantità necessaria per la pasta, ma volendo si potrebbe usare anche una polenta precotta se non avete tempo. Formate una fontana con le farine, il sale e la semola, rompete all'interno le uova, aggiungete l'olio e la polenta cotta sbriciolata, cominciate ad amalgamare aggiungendo un po d'acqua se necessario, lavorate la pasta fino a renderla liscia, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare per 2 ore. Mentre la pasta riposa prepariamo il saor, si procede come la ricetta precedente, quindi cipolle a julienne, rosolatele in una padella calda con un po di olio, aggiungete lo zucchero, il sale e l'aceto, mescolate e incoperchiate, lasciatele cuocere per 40 minuti coperte. Proprio come prima pulite e aprite le sarde, passatele nel panko ( o nel pangrattato ) e friggetele in olio evo...scolatele e tamponatele, tenetele in caldo. Passiamo a stendere la pasta, non deve essere sottile, anzi, deve essere piuttosto spessa, tagliatela in rettangoli lunghi...come se fossero delle piccole sfoglie da lasagna...e lessatela in acqua bollente salata, trasferitela nella padella con le cipolle, aggiungete l'uvetta ammollata e strizzata, mantecate brevemente, quindi servite accompagnando il piatto con le sarde fritte, un pizzico di pepe nero e un bicchiere di Soave fresco.


Con questa ricetta avrei voluto partecipare al contest di Chiara e Angela le "Sorelle in Pentola" ma mentre scrivevo questo post mi sono accorta di aver fatto tardi, mi piaceva comunque presentare il post come lo avrei fatto per loro...la cosa che invece non mancherò di fare è ricordarvi la raccolta di Cristina...forza con questo pesce azzurro sù!



venerdì 18 maggio 2012

Budino salato di piselli...è di nuovo MTC


Quando ho letto per la prima volta la ricetta e le regole devo dire che ero un po confusa, poi come sempre i pensieri decantano, prendono aria, si mescolano e viene fuori la ricetta, mai come questa volta la ricetta non ha avuto cambiamenti, non ho avuto ripensamenti...l'ho cucinata proprio come l'avevo pensata, solo che la prima prova è stata fatta un po " a sentimento " nel senso che non ho pesato niente, ma mi sono fatta guidare dal naso...quindi seconda prova armata di bilancia...eccola qua...è un budino di piselli profumato al curry ( una miscela Madras ), in un guscio di briseè al peperoncino, con guazzetto di vongole e datterini...mio marito non mangia piselli, ma proprio non ne vuole sentir parlare eppure stavolta ha detto cit. " Ammazza che BBono! " :D


Budino salato ai piselli profumato al curry
in guscio di briseè con guazzetto di vongole

Ingredienti: dalla ricetta di Francesca
per il budino:
500g di piselli con il baccello
1/4 di una cipolla gialla
2 uova M
50g di panna acida
50g di panna liquida
1 cucchiaio di curry ( miscela Madras )
sale
per la pasta briseè:
250g di farina
150g di burro freddo
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo
1 pizzico di zucchero
1 presa di sale
1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere ( io Garofalo )
per il guazzetto di vongole:
500g di vongole
1 spicchio d'aglio
1/2 bicchiere di vino bianco secco
3 o 4 gambi di prezzemolo


Preparazione la briseè:
Cominciamo dalla briseè che ha bisogno di un po di riposo tra un passaggio e un altro...io uso il cutter e quindi come avete visto negli ingredienti utilizzo il burro freddo, se voi la fate a mano utilizzate burro morbido, questo vi consentirà di lavorare poco l'impasto. Nel cutter mettete il burro freddo a pezzettini, la farina, il sale, lo zucchero e il peperoncino, azionate le lame fino a che la farina non sia ben sabbiata, aggiungete l' uovo e il cucchiaio di latte, azionate e aggiungete ancora qualche goccia di latte se necessario...trasferite le briciolone di impasto sulla spianatoia e lavoratele brevissimamente, per avere una pasta liscia, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare in frigo per almeno 1 ora. Riprendete la pasta e stendetela, molto sottile, imburrate bene lo stampino, nel mio caso era proprio piccolino, ritagliate la pasta di misura e adagiatela negli stampini, fatela ben aderire a fondo e bordi, bucherellatela, riempitela di pesi e cuocetela in bianco a 180° per 10 minuti, quindi togliete i pesi e continuate a cuocere per altri 5 minuti, o fino a che non avrà assunto un bel colore dorato, sfornate e lasciate raffreddare prima di sformare. 



per i budini:
Preriscaldate il forno a 180° e preparate un contenitore per il bagnomaria
L'ho detto tante volte, lo so, ma se posso io non faccio bollire le verdure, soprattutto se sono tenere come lo erano i pisellini che ho comprato, quindi ho scaldato una padella con una lacrima di olio, ho rosolato la cipolla tagliata finissima, ho aggiunto i piselli sgusciati e un paio di cucchiai di acqua, un pizzico di sale e ho lasciato cuocere su fiamma bassa senza coperchio per 3 o 4 minuti, quindi ho frullato il tutto, ho aggiustato di sale e ho lasciato intiepidire...quindi ho incorporato la panna acida, la panna liquida, il curry e l'uovo...mescolato per benino e versato negli stampini che avevo precedentemente imburrato e cosparso di pangrattato...operazione ripetuta per due volte...che non si sa mai ;) ...ho adagiato gli stampini nella teglia, ho versato acqua bollente fino ad arrivare alla metà della loro altezza e ho infornato per circa 25/30 minuti. Lasciate intiepidire prima di sformare.



per il guazzetto:
In una padella molto capiente scaldate un filo d'olio e aggiungete l'aglio, lasciatelo scaldare, quindi aggiungete le vongole...che prima avrete ben pulito e sbattuto, per assicurarvi che non ce ne siano di fasulle...cioè piene solo di sabbia...lasciate riprendete calore, quindi aggiungete il vino, appena evapora l'alcool, incoperchiate e lasciate che le vongole si aprano, aggiungete quindi i pomodorini tagliati a metà e lasciateli scaldare, spegnete e controllate che tutte le vongole siano ben aperte, scartando quelle che non lo sono...tenete da parte


non resta che assemblare...io ho deciso di servire il budino tiepido, quindi l'ho sformato e scaldato leggermente prima di inserirlo nel guscio, accompagnate con il guazzetto...e il gioco è fatto! :)

Con questa ricetta partecipo all'MT Challenge di maggio ospitato da Acquolina



mercoledì 16 maggio 2012

Gnocchi di ricotta...di bufala campana naturalmente!


Ecco la ricotta di bufala è uno tra i miei prodotti preferiti, o per dirla da adolescente è un mio prodotto del cuore :) scherzi a parte non riuscirei a farne a meno, la sua ricchezza e la sua morbidezza mi conquistano ogni volta...poi quando è quella proprio buona, ma quella buona buona, profuma di erba, di natura...fatto sta che la settimana scorsa insieme a della mozzarella di bufala fatta a mano è arrivata anche la ricotta...molta ricotta...solitamente preferisco mangiarla senza manipolarla troppo, diciamo pure a cucchiaiate, ma in questo caso era un po troppa e allora l'ho usata per molte preparazioni. Per non tradire il suo sapore ho cercato comunque di non stravolgerla e ne ho fatto degli gnocchi di ricotta, poco uovo, poca farina...un po di manualità e...le favette dell'orto, un po di guanciale e ne è venuto fuori un piatto delicato, in cui gli ingredienti si fondevano perfettamente pur conservando le loro identità...l'altra ricetta...si perchè oggi sono 2 variazioni sul tema...invece ha più carattere, più spinta, sempre partendo dagli gnocchi, ho aggiunto alici salate, peperoncino, pancetta affumicata...e le favette dell'orto :)


Gnocchi di ricotta di bufala con guanciale, favette e pecorino

Ingredienti:
per gli gnocchi:
350g di ricotta di bufala
1 uovo L
3 cucchiai di farina + per infarinare il piano
noce noscata
pepe nero
sale
per il condimento:
1 fetta spessa di guanciale
6 / 7 baccelli di fave
pecorino romano
olio evo


Preparazione:
Cominciamo dagli gnocchi...la ricotta di bufala è di per se un po compatta e poco acquosa, se ne usate un altro tipo lasciatela sgocciolare per bene prima di utilizzarla, quindi in una ciotola lavorate la ricotta fino a renderla una crema, aggiungete l'uovo, un pizzico di sale, la noce moscata e una grattata di pepe nero, mescolate bene, quindi aggiungete la farina, mescolate ancora, vedrete che starà insieme, ma non troppo...infarinate abbondantemente il piano di lavoro e preparate una placca ricoperta di carta forno e infarinata...rovesciate l'impasto di ricotta sul piano di lavoro, infarinatevi le mani e formate un cilindro, tagliatelo in tante fette spesse, infarinando il coltello o il tarocco...da queste fette formate dei lunghi bastoncini di impasto e tagliate gli gnocchi, trasferiteli subito sulla placca e procedete così fino a finire tutto l'impasto e tenendo sempre il piano ben infarinato. Passiamo adesso al condimento, sbollentate le fave ed eliminate la buccia esterna, tagliate il guanciale a fiammifero e rosolatelo in una padella unta con un fili d'olio, aggiungete anche le fave, saltate il tutto per qualche minuto e spegnete. Lessate gli gnocchi in acqua bollente salata facendo attenzione a non farla bollire troppo, lasciate che prenda un leggero bollore, scolateli quando vengono a galla, ripassateli nella padella con il condimento insieme a un cucchiaio di acqua di cottura, servite con delle scaglie di pecorino.



Gnocchi di ricotta di bufala con alici, pancetta affumicata, favette e peperoncino

Ingredienti:
per gli gnocchi:
350g di ricotta di bufala
5 alici sotto sale + 1 cucciaio di acqua bollente
1 uovo L
3 cucchiai di farina + per la spianatoia
peperoncino in polvere ( io Garofalo )
per il condimento:
1 fetta di pancetta affumicata
1/2 cipolla rossa
1 cucchiaino di zucchero di canna
1 bicchiere di prosecco
6 / 7 fave
olio evo



Preparazione:
Cominciamo sempre dagli gnocchi...dissalate con cura le alici ed eliminate la parte della pancia, quella con più spine, riscaldate un padellino su fuoco basso, aggiungete le alici a pezzetti ed un cucchiaio di acqua bollente, aiutandovi con il dorso di un cucchiaio lasciate che le alici si sciolgano, formando una sorta di pasta, spegnete. Da adesso si procede come per la ricetta precedente...quindi ciotola, ricotta, uovo, alici peperoncino, amalgamare bene, quindi aggiungete la farina, rovesciate sulla spianatoia e formate gli gnocchi. Prepariamo il condimento...in una padella capiente con un filo d'olio rosolate la cipolla tritata finemente, aggiungete lo zucchero e appena inizia a sciogliersi aggiungete anche la pancetta tagliata a fiammifero, mescolate bene e appena riprende calore sfumate con il vino, lasciate ridurre e aggiungete le fave sbollentate e spellate. Lessate gli gnocchi in acqua bollente salata, quindi scolateli e trasferiteli nella padella, su fuoco alto e lasciateli tostare su tutti i lati...questa operazione li renderà croccantelli all'esterno, ma ancora fondenti all'interno...servite con un pizzico di peperoncino.


e con questa ricetta vi ricordo la raccolta di Cristina di PoveriMaBelliEBuoni 



domenica 13 maggio 2012

Una torta alle fragole...per una colazione speciale!


Oggi poche parole, volevo dire soltanto...auguri a tutte le mamme, auguri alle mamme che verranno, auguri a tutte le mamme che tanto desiderano esserlo...questa festa è per tutte.


Torta soffice alle fragole

Ingredienti:
170g di farina
1 uovo L
125g di buttermilk ( o stessa quantità di latte con qualche goccia di limone )
80g di burro morbido
1 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 vaschetta di fragole
1 pizzico di sale
225g di zucchero semolato
1 cucchiaio di estratto di vaniglia


Preparazione:
E' una torta molto semplice, ma di una bontà straordinaria, io un dolce così soffice non lo avevo mai fatto!
Cominciamo subito preriscaldando il forno a 180°. Prepariamo la teglia in cui cuocere il dolce imburrandola bene...io ho usato di proposito uno stampo piccolo, da 20'', per cui mi è venuta molto alta,  se invece la volete più bassa da 24'' sarebbe perfetta. Nella ciotola della planetaria lavorando con la foglia, lasciate montare il burro con lo zucchero, fino a renderlo spumoso, aggiungete l'uovo e mescolate bene, sempre montando, ricordandovi di pulire bene i bordi e il fondo, aggiungete il buttermilk, oppure come vi dicevo su, la stessa quantità di latte a cui avrete mescolato qualche goccia di limone, lasciate riposare per circa 15 minuti e poi è pronto da usare...dicevo, aggiungete il buttermilk, l'estratto di vaniglia e continuate a mescolare. Setacciate insieme la farina e il lievito e aiutandovi con un cucchiaio aggiungete la farina poco per volta, incorporate anche il sale, ultima mescolatina e trasferite il composto nello stampo, coprite tutta la superficie con le fragole tagliate a fette non troppo sottili, cospargete con un cucchiaio di zucchero a velo. Infornate a 180° per i primi 10 minuti, quindi abbassate la temperatura a 160° e cuocete per altri 40/45 minuti...vale anche in questo caso la prova stecchino.




mercoledì 9 maggio 2012

I paccheri, le cozze e le ostriche a merenda!


Domenica mattina ci siamo svegliati con calma e poi siamo stati presi da un raptus improvviso...l'obiettivo della mattinata era sconfiggere l'orso bruno, vincitore indiscusso della partita a Monopoli del giorno prima...colazione abbondante per nutrire i cervelli e via! Al quarto giro eravamo già squattrinati e pieni di debiti...disdetta!!! Ci ha salvato il pranzo dal suocero e l'intervento mai così tempestivo del piccolo di casa che ha letteralmente mischiato le carte! Menù deciso il giorno prima, a base di carne...perchè gli ospiti che aspettavamo hanno una bellissima pescheria ad Ostia...e allora li avrebbero accolti con tanto di brace accesa e salsicce al fuoco, lasagnona e frittata di asparagi dell'orto...tanto per non farsi mancare niente! Con grande, e aggiungerei graditissima, sorpresa il loro arrivo, assieme all'inconfondibile allegria contagiosa, ha portato una cassetta piena...ma che dico piena, stracolma di bellissime ostriche e di cozze grandi e "cicciose"...ma il menù di carne...e le salsicce...e la lasagna...ok temporeggiamo. Primo pomeriggio, tante chiacchiere, gola asciutta...cosa volere di più di un bicchiere di vino fresco e un ostrica appena aperta??? :)




Paccheri ripieni di cozze e guanciale 
con purea di cicerchie e datterini arrostiti
(liberamente tratto da "Tonno e pesci del Mediterraneo")

Ingredienti:
250g di paccheri ( io Garofalo )
1kg di cozze
1 fetta spessa di guanciale amatriciano
150g di pomodorini datterini
2 spicchi d'aglio
1 pizzico di timo
peperoncino in polvere ( io di nuovo Garofalo )
1 bicchiere di vino bianco secco
3 cucchiai di pane grattugiato ( io panko )
prezzemolo - basilico
200g di cicerchie dei Campi Flegrei
1 cipolla
1 costa di sedano
qualche ago di rosmarino
qualche grano di pepe nero
qualche gambo di prezzemolo



Preparazione:
Beh...bisogna cominciare  dalle cicerchie, che devono essere ben lavate prima di essere lasciate a bagno in acqua fredda almeno 10/12 ore, cambiando l'acqua un paio di volte. Scolate le cicerchie e mettetele in un pentolino insieme al sedano, alla cipolla sbucciata, ai grani di pepe e ai gambi del prezzemolo...io  ho messo gambi e pepe dentro una garzetta chiusa, così da riuscire a rimuoverli più facilmente...portate a bollore senza aggiungere sale e portate a cottura. Prepariamo adesso i pomodorini, preriscaldate il forno a 200° e preparate una placchetta unta d'olio, adagiate i pomodorini tagliati a metà con la parte tagliata verso l'alto, spolverate di sale e pepe, aggiungete il timo, uno spicchio d'aglio a lamelle e un filo d'olio, infornate per circa 12/15 minuti. Passiamo alle cozze che devono essere ben pulite e controllate...quindi in una padella molto ampia dotata di coperchio, scaldate un filo d'olio, aggiungete uno spicchio d'aglio e appena prende calore le cozze e il vino, lasciate dealcoolizzare, quindi coprite e aspettate che le cozze si aprano tutte. Togliete il coperchio e sgusciatele, lasciandone qualcuna nelle valve per decorazione, filtrate l'acqua che avranno rilasciato e versatela di nuovo sulle cozze. Tritate molto finemente il guanciale, scaldate una padella con un filo d'olio e rosolate uno spicchio d'aglio e il guanciale tritato, tritate anche i 2 /3 delle cozze sgusciate e aggiungetele alla padella, aggiungete anche un paio di mestoli di acqua delle cozze e lasciate restringere, aggiungete quindi il pangrattato, il prezzemolo e il peperoncino...il composto deve risultare ben amalgamato, non liquido...se così non fosse aggiungete ancora pangrattato, tritate anche i pomodorini, lasciandone la metà per la decorazione e aggiungeteli al ripieno, aggiustate di sale se necessario. Prepariamo la purea di cicerchie, nel bicchiere del frullatore mettete le cicerchie scolate e tanta acqua delle cozze ( ecco perchè niente sale ;) per ottenere una purea non troppo sostenuta, tenetela in caldo. Lessate adesso i paccheri in abbondante acqua salata, scolateli al dente, quindi farciteli...alternate un pomodorino appassito e un pacchero su uno spiedino, io ho fatto una porzione da 4, continuate fino a finire gli ingredienti,  adagiate gli spiedi di nuovo sulla placchetta dei pomodori e passateli in forno per qualche minuto, solo per riscaldarli...quindi assembliamo il piatto, formate una striscia di purea sul fondo del piatto , quindi adagiateci sopra uno spiedino di paccheri, guarnite con prezzemolo fresco, qualche cozza nel guscio e qualche pomodorino, irrorate con un filo d'olio...quello dei pomodorini appassiti...e servite ben caldo!




lunedì 7 maggio 2012

Grissini di lievito madre alle olive...



Buongiorno a tutti...spero abbiate passato un bel fine settimana, il sole ci ha accompagnato a tratti, ma non è andata poi così male...certo meglio di stamattina, cielo grigio e buio e pioggia come se non avesse mai piovuto...ma ne abbiamo parlato la primavera deve essere così, vero???? Oggi un'altra ricetta semplice semplice fatta per il pranzo di domenica e per utilizzare l'esubero di pasta madre...che sta diventando più grande di me, dovrò fare qualcosa!!! Le olive sono quelle di Gaeta, amarognole, profumate, ho scelto la varietà nera per il suo carattere...e perchè molto più adatta alla cottura, il risultato è stato un grissino morbido e molto piacevole...vorrei dirvi come si conservano, ma sono finiti! ;)


Grissini di pasta madre alle olive

Ingredienti:
300g di farina 0
200g di lievito madre
2 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaino di aghi di rosmarino
olive nere di Gaeta
acqua qb
pepe nero 


Preparazione:
Cominciamo subito dal lievito madre...scioglietelo...anzi ammorbiditelo con un po d'acqua, quindi aggiungete il sale, l'olio e poco per volta la farina e ancora acqua fino ad ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso...a questo punto aggiungete il rosmarino tritato, le olive denocciolate e divise a metà e una generosa macinata di pepe nero, impastate ancora fino ad incorporare bene tutti gli ingredienti. Preriscaldate il forno a 200° e preparate 2 placche coperte di carta forno e spolverate con un po di semola, quindi rovesciate l'impasto sulla spianatoia, dividetelo in pezzi e formate dei grissini lunghi e sottili, adagiateli sulla placca e continuate fino a finire l'impasto. Infornate e cuocete per circa 15 minuti...o fino a che non siano ben cotti e colorati, lasciateli raffreddare completamente prima di mangiarli.
Come avete visto dagli ingredienti io non ho messo la quantità delle olive, perchè molto dipende da quanto sono saporite, per questo regolatevi voi, in base al sapore delle olive :)

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Debora "I Love Homemade"



venerdì 4 maggio 2012

Choco-cocco pie...e un gelato homemade


Ieri pensavo ad una cosa...girovagavo su Facebook e...io non sono una che parla molto, ma mi piace osservare, mi piace sentir parlare, mi piacciono i gerghi diversi, i modi di dire, mi piacciono anche le frasi ad effetto, quelle scritte per stupire chissà poi chi...mi piace leggere, senza dover giudicare chi scrive, mi diverte il chiacchiericcio di fondo e ieri, mentre condividevo un link, mi è passato sotto gli occhi  l'aggiornamento di stato di un'adolescente...flashback immediato! Quanti "per sempre" dicono gli adolescenti? E chissà quanti ne pensano! Devo dire che continua e continuerà a mancarmi il candore, l'istintività, la sensibilità disarmante e quella visione del futuro che si ha solo in quell'età...tutto sembra lontano. Ad addolcire il mio ritorno alla realtà c'erano...una torta e le risate dei bambini...forse anche questa di età non è male ;)
La pie di oggi è la rivisitazione di una famosissima torta di Martha Stewart la "crisp coconut chocolate pie", la sua versione è gluten free, la mia no, per cui vi metterò entrambe le versioni. Ho accompagnato questa torta con del gelato alla vaniglia homemade...vi ricordate del gelato al panettone? beh da allora ho continuato a provare, l'estate si avvicina! 



Choco-cocco-muesli pie
liberamente tratta da una ricetta di Martha Stewart

Ingredienti:
per la base:
2 cup di cocco rapè + 4 cup di muesli alle nocciole  ( o 6 cup di cocco rapè per la versione gluten free )
4 cucchiai di burro morbido
per il ripieno:
1 cup di panna liquida
300g di cioccolato fondente ( io ExtraFondente Venchi )
 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
ChocoCaviar Venchi per guarnire
per il gelato alla vaniglia:
500ml di panna liquida
175g di latte condensato
2 cucchiai di estratto naturale di vaniglia



Preparazione:
Come avete visto dagli ingredienti questa è una torta di una semplicità imbarazzante, ma proprio proprio buona...preriscaldate il forno a 180°...cominciamo subito dalla base...mescolate insieme il cocco con il muesli, aggiungete il burro molto morbido e mescolate il tutto, io non ho aggiunto zucchero perchè la farina di cocco è già zuccherata...trasferite questo composto appiccicoso sul fondo della vostra tortiera ricoperto di carta forno e con il dorso di un cucchiaio pressate per farlo aderire bene, non dimenticate i bordi! Trasferite lo stampo nel forno, nella parte bassa, e cuocete per circa 12/15 minuti, o fino a che i bordi superiori non cominciano a colorarsi leggermente, sfornate e lasciate raffreddare completamente la base. Prepariamo intanto la ganache...in una ciotola spezzettate il cioccolato, in un pentolino portate a bollore la panna con l'estratto di vaniglia, versatela sul cioccolato, lasciate riposare per qualche minuto, quindi con l'aiuto di una spatola mescolate fino ad ottenere una ganache ben liscia...versatela sulla base ormai fredda, coprite con della pellicola e mettetela in frigo a rassodare per almeno 1 ora...fatta! Bellissima e terribilmente semplice! Il gelato è altrettanto semplice, come ho già detto, io non ho una gelatiera, quindi procedo così...nella campana della planetaria con la frusta, montate la panna con il latte condensato e l'estratto di vaniglia fino a che non è ben montato, trasferite in un contenitore, coprite con il coperchio o con della pellicola e mettete a rassodare in congelatore, sarà pronto dopo circa 4 o 5 ore...questa è una base, da qui potete aromatizzare come meglio credete, io lo trovo perfetto per accompagnare le fragole per esempio, o in questo caso mi è avanzata un po di ganache e l'ho incorporata a parte del composto di panna...ne è venuto fuori un variegato al cioccolato strepitoso! 



mercoledì 2 maggio 2012

Cavatelli di grano arso...una magnifica scoperta


Questa farina la cercavo da tempo, e cerca che ti ricerca ho scoperto la sua storia, che viene da lontano, dalla campagna del dopoguerra, dalla povertà, dal saper rinascere da un periodo nero...certo con gli anni il metodo di produzione è notevolmente cambiato, ma per me continua a portare nel piatto tutto il fascino e l'odore della storia...se volete dare un'occhiata, qui troverete la scheda della farina di grano arso. Per non snaturare l'origine povera, sono rimasta in campagna, anzi, ad eccezione della pancetta è tutto a km0


Cavatelli di grano arso con favette, piselli e salsa alla ricotta

Ingredienti:
per i cavatelli:
200g di semola rimacinata Senatore Cappelli
60g di farina di grano arso
acqua qb
un pizzico di sale
per il condimento:
fave fresche
piselli freschi
1/2 cipolla rossa
150g di ricotta di pecora
2 cucchiai di pecorino di Crotone grattugiato
1 fetta di pancetta tesa da circa 1/2 cm di spessore
qualche pomodorino
pepe nero
sale



Preparazione:
Cominciamo subito dalla pasta, mescolate insieme le due farine, formate la fontana, aggiungete un po d'acqua in cui scioglierete il sale e cominciate ad impastare, aggiungendo ancora acqua se necessario, calcolate comunque che queste farine ne assorbono abbastanza, lavorate fino ad ottenere una pasta ben liscia, copritela e lasciatela riposare per circa 30 minuti. Prepariamo adesso i cavatelli...dividete la pasta in grossi pezzi, da ognuno di questi pezzi ricavate, lavorando con entrambe le mani, un cordoncino lungo e abbastanza sottile, tagliate questo cordoncino in pezzetti di 4cm, poggiateci sopra tre dita e facendo una leggera pressione fate rotolare la pasta in avanti...continuate così fino a finire tutta la pasta, mettetela ad asciugare su un piano di lavoro leggermente spolverato di semola. Come avrete notato non ho messo dosi per il condimento, perchè è fatto un po come si suol dire " a sentimento " dipende molto dai vostri gusti comunque diciamo che orientativamente erano una manciata abbondante di fave  già sbianchite e spellate e una manciata abbondante di piselli. In una padella fate stufare la cipolla tritata, con un pizzico di sale e un cucchiaio dell'acqua dove avete bollito fave e piselli, fino a che non diventa trasparente, aggiungete quindi i pomodorini ridotti in quarti e fateli appassire, aggiungete anche i piselli e le fave, aggiustate di sale e spegnete il fuoco. Cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela e ripassatela in padella con il sughetto...in una ciotolina stemperate la ricotta con un paio di cucchiai di acqua, aggiungete anche il pecorino e una generosa grattata di pepe nero...con questa salsetta che deve risultare fluida, coprite il fondo dei piatti, adagiateci sopra i cavatelli con un po del loro sughetto e completate con dei bastoncini di pancetta che avrete fatto rosolare in una padella senza grassi.